‘..e in ogni stadio c’è una storia!’ Lo Stadio Tour 2015

TORINO, Stadio Olimpico, 20 giugno 2015

Da qui è iniziata la nostra avventura. Da qui abbiamo dato il via al primo tour negli stadi di Tiziano. Alle 9.00 del sabato mattina del 20 giugno io e Cri siamo arrivate al cancello dedicato all’entrata del fan club..ci mettono il numero sulla mano, scrivono i nostri nomi su una pagina di quaderno e siamo 92 e 93. L’attesa è calda, spossante, sonnolenta. Ho ritrovato il mi marito di ‘L’amore è una cosa semplice tour 2012’ ed è pure diventato ex perché..sì, simpatico..ma un po’ troppo chiacchierone per i miei gusti!
Fila per due, controllo biglietti/tessere/documento, braccialetto rosso al braccio. Ci siamo. Tra poco si spalancheranno le porte dello stadio e noi saremo sempre più vicine all’inizio del nostro sogno.
La fila inizia a scorrere, lentamente, a piccoli gruppi. Ci tolgono tappi alle bottiglie, mi costringono a bere un energade all’arancia e mi sequestrano l’ombrello. Il mio ombrello blu compagno delle superiori, delle gite e di mille altri concerti. Perso definitivamente. Quel ‘te lo lascio qui’ non è servito a niente.
Penso che quello che mi aspetta dentro sia molto più importante di un ombrello che mi accompagnava da una vita e che ormai il suo servizio l’aveva fatto, quindi ci incamminiamo verso il prato. Verso il palco. Verso la passerella. Verso la vita.
La transenna a sinistra è tutta nostra, finalmente. Ci accomodiamo belli larghi, la gente del parterre pretende di fare un po’ troppo da padrona ma tengo duro. Il mio posto è mio. Te, stai nel tuo. E, per piacere, se devi fumare alzati in piedi. E sì, evita di strillare e rompere i corbelli. Grazie.
Arriva il dj di Radio Italia, mette qualche canzone, un tizio intrattiene per una ventina di minuti. Ancora un ora e tutto avrà inizio.
Eccoci. Ci siamo. Le luci si accendono e Tiziano viene sparato in aria attaccato ad un cavo. Fa una capriola a mezz’aria e temo per la sua incolumità. Atterra. Tiro un sospiro di sollievo. Xdono. E si inizia!
E’ vestito elegante, giacca, cravatta e papillon. Un figo, letteralmente. Via la giacca e rimane solo con la camicia bianca. Poi si cambia. Vestito rosso lucido. Sobrio eh, Tizià!! Panciotto grigio a pallini con il cappello in testa. Fa sempre la sua figura. Via il cappello e giacchetta della stessa fantasia..poi arriva con il giacchetto di pelle (non può mancare mai). Poi una semplicissima maglietta nera. Infine, la maglia celeste del pigiama con scritto davanti ‘Courage’ ‘Serenity’ e dietro ‘Wisdom’.
Va avanti con le canzoni, si muove, canta, sorride, mi fa emozionare, mi fa vivere. Parte un discorso registrato da lui, le foto scorrono sotto le parole scritte mentre lui le pronuncia. Finisce con ‘Vi amo’ e la sua firma. Mi viene spontaneo ringraziarlo mentalmente e idealmente dirgli anche ‘Ti amiamo anche noi’. Va sulla passerella e un grosso braccio meccanico si alza e fa fare a Tiziano un giro sul parterre. “Sì, però l’ha fatto anche Robbie e lui si sporgeva verso la gente!!”
Così come è iniziato, la prima data è già un ricordo. E’ stato tutto spettacolare e in 2 ore e mezzo mi sono totalmente dimenticata delle 12 ore di attesa.
Come sempre, il mal di culo, il mal di collo, il puzzo dei bagni chimici, la stanchezza e il caldo soffocante sono stati totalmente ripagati. Ma non avevo dubbi.
Al solito, ne è valsa la pena morire un po’ fuori dai cancelli per poi rinascere dentro.
Al solito, grazie Tiziano.

FIRENZE, Stadio Artemio Franchi, 23 giugno 2015

Stavolta ce la siamo presa comoda visto che Cri aveva vinto i biglietti con un concorso della tim che ci dava diritto ad andare direttamente sottopalco dalla parte destra..una goduria se non fosse per la gente che era lì perché ci era capitata per caso!
L’attesa è breve stavolta, torna il solito dj e poi arriva lui. E’ come rivivere un sogno dall’inizio. Tiziano è sempre bello, è sempre emozionato mentre fa il discorso per introdurre ‘Scivoli di nuovo’, è sempre impacciato quando è attaccato ai cavi e sembra volare. Ma è immenso. Ogni volta che si avvicina a me muoio un po’..ogni volta è un tuffo al cuore. Quando sorride il cuore mi scoppia di gioia.
Ma non si può spiegare tutto questo a parole. Bisognerebbe che le emozioni e le sensazioni sapessero parlare.

ROMA, Stadio Olimpico, 26 giugno 2015

Rischiare la morte. Letteralmente. Arrivare fuori dallo stadio la mattina alle 9.30 e ritrovarsi scritti sulla mano i numeri 244 e 245. Pensare che non può davvero essere vero. Fatto sta che ci mettiamo in fila, siamo le prime di una seconda fila fatta di transenne. Finchè ce n’è, io mi metto all’ombra. Ma ci spostano e quindi ombrello, sole e caldo. Tanto caldo.
Caldo e bagno del barettino intasato. Caldo e l’ombrello che non stava appoggiato alla transenna. Caldo e la sciarpa che non stava sopra l’ombrello. Caldo e napoletani ovunque. Caldo e sconforto. Caldo e voler almeno entrare dentro allo stadio. Caldo e il mal di culo. Caldo e la pipì che scappa. Caldo e caldo.
Controllo biglietto, tessera e documento e ancora fila. Ancora attesa snervante ma, alla fine, è giunta l’ora. Controllo acqua, via i tappi e ringrazio che stavolta l’ombrello me l’hanno lasciato.
Facciamo il giro del palco, ci mettiamo a sinistra appiccicate alla transenna..anche se non ci sembra vero, ce l’abbiamo fatta anche stavolta! Aspettiamo ancora al sole e non ci capacitiamo di quanto la gente non sia per nulla abituata a cose del genere..ragazze che arrivano da chissà dove e arrivano alla transenna, gente che appena arriva non si mette a sedere e non si prende un po’ di spazio vitale, gente che sta seduta e fuma fregandosene del suo fumo che ti intossica, gente che arriva nel pit un’ora prima del concerto e pretenderebbe anche di stare appoggiata alla transenna.
Prima dell’inizio del concerto inizio a capire che c’è qualcosa che non va. Lo stomaco inizia a farmi male e capisco. Calo di zuccheri e rischio svenimento. Bustina di zucchero, bustina energetica e Cri che mi sventola con il giornalino dei cruciverba di Amadeus. Un po’ mi riprendo ma sto tutta la sera sul ‘chi va la’. Sento che ogni tanto mi perdo, ma fortunatamente basta l’acqua per non fare la pera marcia.
Al solito Tiziano è spettacolare..e anche se ci aspettavamo qualcosa di diverso dal solito..l’unica cosa diversa è stata che gli si è inceppato il meccanismo che lo portava per aria e allora rimane letteralmente attaccato come un salame. Ma ancora una volta lui riesce a farmi sentire viva. E ringrazio per essere riuscita a godermi il concerto nonostante tutto e tutti.

ROMA, Stadio Olimpico, 27 giugno 2015

Altro giro, altra corsa. Ma con molta più calma! Siamo arrivate allo stadio alle 14.45 circa e il numero scritto sulla mano parlava da solo: 80 e 81. Meno gente del giorno prima. Molta meno gente. Stavolta ci tocca anche il pit a destra, grazie al braccialetto argentato. Una goduria arrivare con calma senza preoccupazioni, entrare in quel piccolo angolo di paradiso, poter uscire tutte le volte che si voleva per andare a rinfrescarsi alla fontana. Posizione abbastanza favorevole e spazio per respirare..anche se le raccomandate con i tacchi fissate a fare foto allo stadio piuttosto che a Tiziano io non le sopporto proprio!
Non so come, mi emoziono mentre Tiziano canta ‘Ed ero contentissimo’. Gli occhi si bagnano e sono quasi lacrime. Riesce a trasmettermi tanto con poco. Stavolta niente salame, tutto fila liscio come l’olio..ma niente cose diverse. Stavolta Roma non ha avuto niente in più rispetto alle altre città..niente fiamme o coriandoli sparati come nel 2012. Niente Fiorella Mannoia ospite come nel 2009. Niente di niente.
Però, Roma è sempre Roma.
Il Miracolo di..Romaaaaaa!

MILANO, Stadio S.Siro, 4 luglio 2015

Ecco, se penso a Milano e a S.Siro in particolare, non posso dimenticarmi del 2011 e del 2013. I Take That prima e Robbie Williams dopo. Io e Cri, entrambe le volte, fissavamo la tribuna vip per cercare di scovare Tiziano, chiedendoci quando sarebbe toccato a lui quel palco. Ed il momento tanto atteso,è arrivato.
Stavolta ce la prendiamo più calma del solito..tanto anche stavolta Cri aveva vinto i biglietti della tim quindi..sottopalco assicurato!
Dopo tre cambi di metro, alle 20.00 arriviamo a S.Siro che è una caldo insopportabile. Afa e umido rendono l’atmosfera irrespirabile e già mi chiedo come farò ad arrivare a fine serata. Fatto sta che ormai siamo lì e bisogna sopravvivere..ma stavolta sono messa a dura prova. Braccialetto giallo, zucchero, acqua e la seggiolina della transenna sono i miei nuovi compagni di viaggio.
Il concerto prosegue liscio, tranne quei benedetti cavi che lasciano ancora una volta Tiziano a mezz’aria. Le telecamere per il dvd impallano un po’ la visuale ma ci stiamo, dai..almeno possiamo rivivere tutto quello all’infinito!
La novità di Milano, però, è un’altra: sulle prime note de ‘Il regalo più grande’, tutta la tribuna alza dei foglietti colorati in modo da creare una scritta: Grazie Tiziano. Spettacolare da morire, emozionante all’ennesima potenza. Peccato che un faro punti proprio sugli occhi di Tiziano che non si accorge di niente..fino al giorno dopo quando vedrà le foto. Pareva strano che non avesse detto niente a riguardo..sennò mi cascava un po’ eh!!
Insomma, anche questo concerto è arrivato alla fine e qui si chiude l’avventura de ‘Lo Stadio Tour 2015’.
E’ stato tutto perfetto..tranne la mia salute precaria e il caldo che, a momenti, ci lasciavo davvero le penne!
Tiziano è riuscito a trasmettermi tutta la vitalità che poteva, il suo sorriso mi faceva dimenticare per due ore tutti i problemi che mi affliggono, la sua voce mi portava lontano.
Vorrei ricominciare tutto dall’inizio, perché separarmi da qualcosa di bello è sempre doloroso. Ma, per fortuna, stavolta non dovrò aspettare 3 anni come di consueto. L’ European Tour inizia a novembre..e almeno un paio di tappe mi aspettano!

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Trentacinque..e non sentirli!

‘Il sorriso dei giganti
sulla tua bocca sta in un angolo
ed è puro..
incanto!’

Buon Compleanno Amore!

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Dopo tre anni, è ancora la volta di Buon Tiziano!

L’anno appena concluso ha avuto tantissimi ‘bassi’ e pochi ‘alti’. E’ stato un anno malato, soprattutto. Un anno ansioso. Un anno arrabbiato. Un anno deluso. Un anno di conferme. Un anno pieno di tosse. Ma è stato anche l’anno del ritorno di Tiziano. L’anno del mio secondo meeting. L’anno della mia prima volta a Radio Italia. L’anno della fine del tirocinio ma anche dell’inizio del mio primo vero contratto di lavoro. L’anno in cui sono riuscita a mantenere qualche buon proposito stilato 365 giorni fa. L’anno in cui ‘..sono ancora qua’. Non so come sarà questo 2015 appena iniziato. Come sempre, non mi aspetto niente. Ma ci sarà Tiziano. Ci sarà tanto. E solo questo contribuirà a renderlo migliore.

DSCN7753Lucy: “Pensaci, Charlie Brown…forse tu sei il tipo che non sfoga la sua angoscia…a volte le persone prendono il raffreddore solo perchè frustrate o molto deluse…”
Charlie Brown: “ETCH-ÙÙÙÙ!!”

Agenda 2015 più azzeccata di questa non potevo proprio trovarla. Ma, in ogni caso, BUON TIZIANO!

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..ma un po’ tranquillina no, eh?

‘..eppure non riesco a immaginare
che un giorno in fondo al buio
possa stagliarsi il mare.’

Morirò d’ansia.

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The Best Of TzN

DSCN7634‘E penso. Penso a chi si sente piccolo, a chi prova rabbia e crede di essere una nullità. A chi ha cercato conforto nella mia vicinanza, nella mia lontananza. Grazie a chi ha vissuto con me in questo circo emotivo, rigorosamente senza rete di protezione.
[…]
Vi amo.
Tiziano’

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6° World Meeting Tiziano – Torino, Pala Alpitour, 21 novembre 2014

Come sempre le cose belle finiscono troppo in fretta, quindi è arrivato il momento dell’ennesimo resoconto.
Stavolta per non rischiare di arrivare tardi siamo partite per Torino la giovedì pomeriggio, abbiamo ‘dormito’ e la mattina (dopo una notte lunga e insonne) siamo arrivate al palazzetto dove una tipa ci ha messo subito il numero sulla mano. 136 e 137. Poteva andare mooooolto meglio, ma non potevamo prevedere che ci sarebbe stata la gente in fila dalle 5:00 di mattina! Un po’ scomode e infreddolite cerchiamo di passare il tempo sparlando un po’ della gente intorno a noi (sì, i napoletani sono nati per far casino!), delle astrusità, camminando per rianimare i piedi e riposare il culo che faceva male a sedere per terra. Arriva il momento dell’apertura dei cancelli, verso le 14:00, e la gente inizia a brontolare perché, come succede sempre, chi era arrivato dopo era lo stesso davanti; alla fine gli omini della sicurezza si convincono e ci fanno entrare rispettando i numeri. Entriamo con calma e già siamo preparate a scendere quegli scalini altissimi che, due anni fa, ci hanno portato nel palazzetto e quindi nel Pit. Ma niente, stavolta ci fermiamo nell’ingresso. C’è un piccolo palco, qualche luce, le transenne che con un soffio sarebbero andate in terra. ‘Ah, toh..badalo! Figurarsi se non c’era Henryscemo!’. Fatto sta che all’ingresso ci danno la locandina autografata da Tiziano, un biglietto della lotteria che ancora non sappiamo a cosa sarebbe servito, qualche foglietto dell’Avis e ci incamminiamo verso il palco. Optiamo per il lato sinistro dove c’è meno gente, così in seconda fila ci sediamo e a turno andiamo in bagno. Siamo tutti seduti e io aspetto solo il momento per alzarmi perché con Tiziano a pochi metri non torna stare a sedere. Il momento arriva, Tiziano sbuca da dietro, sale sul palco e mi alzo. Ma i maledetti omini della sicurezza ci dicono di rimanere seduti non si sa bene per quale motivo (e rimarremo così per tutto il tempo).
Insomma, Tiziano entra (ha i jeans, la camicia nera, un giacchetto di pelle che poco dopo si toglierà e i capelli giusti..è fighissimo! ) e io non capisco più niente. Dopo anni e mesi e giorni di attesa LUi è lì di fronte a me, dal vivo, in carne e ossa e con un microfono in mano. E’ bello come il sole, sorridente, felice e fiero. Si vede che è contento di essere lì, si vede che aveva voglia di cantare (e infatti ce lo dice anche), si vede che è a suo agio con noi. Canta ‘Senza scappare mai più’, la dolcissima ‘Incanto’, la scatenata ‘Lo stadio’, il sogno di una vita ‘Angelo mio’. Salta, ride, fa battute, si emoziona. Ci svela che ‘Incanto’ sarà il secondo singolo e ‘Lo stadio’ il terzo che uscirà in estate; ci anticipa che non ci sarà solo il Tour negli stadi ma continuerà, anche se non sa ancora come e quando; ci dice che in scaletta rientrerà ‘Scivoli di nuovo’ e fa trapelare la contentezza quando ci sente cantare canzoni come ‘Angelo mio’, ‘Latina’, ‘Sulla mia pelle’. Da un po’ noia al presentatore, Maurizio Borbone, che vorrebbe che Tiziano smettesse di cantare e iniziasse il quizzone ma niente, LUi è lì e vuole fare quello che gli riesce meglio: cantare ed emozionarci. Ed infatti ogni tanto partiva a cantare qualche ritornello così, dal nulla..ed è stato bello. Poi è arrivato il momento delle domande da parte della gente (estraevano le persone con quel numerino che ci avevano dato all’entrata) e delle domande già stabilite a risposta multipla alla gente (pari pari come a Latina). Stavolta come premio alle domande giuste c’era un biglietto per una data a scelta del tour..mica male! Alla fine ci dice che ci vuole bene e lì..
Però, come tutte le cose belle, anche questa è finita. E’ impossibile descrivere i brividi quando l’ho visto entrare, mentre cantava, mentre sorrideva, quando si emozionava, quando faceva le battute. Si vedeva che era felice e che era esattamente dove voleva essere e stava facendo esattamente quello che voleva fare. Mi era mancato, tanto, e averlo avuto per due ore lì a pochi metri da me mi ha rimesso al mondo. Riesce a rendermi felice con poco, pochissimo. E io non posso esprimere a parole quello che mi è scoppiato dentro in quei momenti. Sarebbe troppo poco.
Ma è tutto vero. Tiziano è tornato ed è pronto a regalarci ancora tanti momenti così! Grazie!

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Senza scappare mai più

17 ottobre 2014

Il ritorno di Tiziano! E ora davvero..non scappare mai più!

17.10 (1)‘Correrei da TE e ti stringerei..’

 

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A new start!

Quando iniziai a scrivere questo blog, anni fa, mi ripromisi che avrei scritto almeno una volta al mese. Era una cosa che mi piaceva e per mesi e mesi questo non è stato un problema. Fino al mese scorso. Settembre 2014 è stato un mese in cui non ho scritto per la prima volta in tanti anni. Non so esattamente perchè, ma presumo che dipensa dal fatto che non è successo niente di eclatante da dover occupare posto sul blog.

Fatto sta che siamo arrivati ad ottobre, al primo di ottobre. Piove ma io non potrei essere più contenta! Da oggi sono ufficialmente una dipendente della Diocesi di Pescia! In tempi non sospetti qualcuno mi disse che iniziare con un inventario era di buon auspicio.
Aveva ragione.
Quindi eccomi ancora quì per un nuovo ed emozionante inizio! Ed ora vado semplicemente avanti godendomi tutto questo cercando di fregandomene del resto del mondo!

E’ bello tutto questo. E’ quasi surreale..ma bello!

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Puglia 2014

Vacanze un po’ così quest’anno. Era tanta la voglia di Acquaviva ma era tanta anche la voglia di restare a casa.

Partenza mercoledì 6 agosto, il giorno dopo la fine del mio amato tirocinio. La sera un giretto nel paese che tanto mi era mancato.

Giovedì 7 agosto. Da zia suora a Noci e cena sulla terrazza da zia Irene e zio Giovanni.

Venerdì 8 agosto. Castel del Monte e cena al ‘Ten-Molignani’ con zia Anna e zio Mimmo.

Sabato 9 agosto. Gallipoli a portare Annalaura.

Domenica 10 agosto. Matera e cena sulla terrazza da zia Irene e zio Giovanni.

Lunedì 11 agosto. Torre Canne e preparazione bagagli.

Martedì 12 agosto. Rientro.

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5 agosto 2013 – 5 agosto 2014

A questo anno che è passato troppo in fretta;
a S.E. Mons. Giovanni De Vivo che mi ha fatto vivere quest’avventura;
al mio Tutor Aziendale che mi ha seguito passo passo e mi ha dato fiducia;
alle difficoltà incontrate e alle mille soddisfazioni avute;
alle bellezze più o meno nascoste della Diocesi;
allo ‘In Spe Fundati’;
alle risate e alle lacrime;
al Vescovato, alla Cattedrale, alla Biblioteca Diocesana e ai chiostri del Seminario e del Monastero;
a Lorenzo (il mio bibliotecario preferito) e al timbro finalmente arrivato;
a Benedetto, don Oreste, don Romano, don Gianni, la Lilly e la Fiorella che mi hanno accolta fin da subito;
ai tanti preti (..e futuri tali!) che ho incontrato e conosciuto;
al ‘lei prende il solito niente’ e al caffè mai preso a mezza mattina;
al ‘s’intende!’, al ‘gran pezzo di merenda’, al ‘maremma sconcia’;
all’Avvenire preso al Vescovo;
alle mattinate frenetiche;
alle colazioni dalla Rita;
a Toscana Oggi ogni martedì;
alle file interminabili alla posta;
al ‘Preavidet ac Providet’;
al monte di giornali/riviste/depliant sotto la mensola che calava e, inesorabilmente, ricresceva;
alle persone che ho imparato a conoscere grazie e attraverso il tirocinio;
alla bacheca in ufficio piena di cavolate;
alla mia scrivania sommersa dalla roba di un ragioniere troppo disordinato;
alla mia troppa precisione e al cassetto pieno di cancelleria sparpagliata;
alla mia piccola sedia che scompariva accanto a quella grande;
al calendario settimanale sulla scrivania;
ai moduli del tirocinio da aggiornare;
alle mille volte che sono andata alla Banca di Pescia;
alla contabilità della Diocesi e del Seminario;
a Casa Simonetti e alla Casa S. Margherita;
a chi saprà ritrovarsi tra queste righe;
a me che ho dato tutta me stessa per combinare qualcosa di buono;
a me per tutta la forza e la buona volontà che ci ho messo;
ancora a me che ho lasciato un pezzetto di cuore nell’Ufficio Economato Diocesano.

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